Pasquale Vulcano

Se chiudo gli occhi è per vederti ancora,
per ricordare l’ieri che m’inonda
di te ogni pensiero e m’accalora
sentirti dentro me, sì come un’onda

che mai s’arresta al suo fluire eterno,
e come l’aria che mi dà la vita,
quando l’assenza gela nell’inverno
la notte insonne che apre la ferita,

quando le mie parole l’eco sfuma
al cielo sordo e sperde ognora al vento!
Con gli occhi dell’amor che mai consuma
i miei sospiri e il grande sentimento,

ti vedo allora e i battiti del cuore
s’annegano in momenti mai scordati,
negli attimi d’incanto e dell’amore
degli anni belli accolti e poi serbati!

Così m’appari nella tua bellezza
che strega gli occhi, incanto e nostalgia
che culla i desideri come brezza
nel divampare fuoco e fantasia:

sinuoso il corpo, il seno prorompente
che mi respira addosso e tutto scuote,
labbra carnose al bacio sempre ardente
che mi sospira sensuali note...

avvallamenti e curve voluttuose
là dove la visione ubriaca i sensi,
incanto delle forme lussuriose,
gemiti che si fanno ognor più intensi.

Che dire poi degli occhi, azzurro mare,
ove è riflessa l’anima verace?
Che dire delle lacrime più amare
quando apro gli occhi e tutto sfuma e tace?