Pasquale Vulcano

Ad aspettarmi, come sempre, mare,
io ti ritrovo e m’apri le tue braccia;
su questa riva più non vedo traccia
di me e di lei, di cose tristi e amare;

solo ricordi belli sotto il sole,
in mente mi ritornano, a lenire
l’anima affranta, allor che sul finire
di quell’estate, senza più parole

rimasi con un groppo nella gola
e tutto si fermò con quel sospiro,
quell’alito d’addio! Senza respiro
toccai del fondo il nulla; così sola,

l’anima si spegneva a poco a poco!
Laggiù io guardo, mentre vado lento
e l’onda è calma, ché sonnecchia il vento;
si getta il sole in mare e pare fuoco!

Palpita il cuore mio nel dolce incanto;
culla i pensieri l’onda a me daccanto.

In questa immensità io tocco il cielo
ché una speranza nuova toglie il velo!