Pasquale Vulcano

Ora capisco quanto sia difficile
colmare il vuoto che mi sento dentro;
senza di te, la vita mia s’annulla
nell’abbandono e nel silenzio, dove
non s’ode l’eco più del sogno infranto
e vivo di sospiri e di rimpianto,

come in un’ombra e al buio più profondo.
Capisco che é penoso or contemplare
l’immenso mare che vedevo un tempo
nel profondo degli occhi tuoi azzurri,
là dove si specchiava la mia gioia;
tutto è cambiato e diventato noia

Qui spesso un vento s’alza, rinfrangendo
contro gli scogli con veemenza le onde
e mi riporta suoni conosciuti
di cose ormai lontane e quei ricordi
di te che non adombra il fato inviso!
Sta scolorendo il tempo anche il mio viso,

ma più che il tempo, il pianto ed il rimpianto;
l’inverno è sceso gelido nel cuore
e il corpo mostra solo rami secchi,
sì come pianta spoglia delle fronde
che il vento sferza forte e porta via;
io tremo avvolto di malinconia!

Frammenti di memoria la mia vita:
si spegne in breve soffio ormai smarrita!