Pasquale Vulcano

Rilascerei nel vento i miei pensieri,
ma l’ombra della sera
riporta nel presente un volto stanco
ed il mio sogno infranto qual chimera
di quel lontano ieri
che mi ritorna in mente. Sempre arranco
pur col bastone a fianco;
le gambe incerte già trascino a stento
verso la casa avita che m’ingabbia
e dentro quella rabbia
mi stringe il cuore affranto nel tormento
e vecchio già mi sento
privato dell’amore!
Qui nel silenzio invoco il suo respiro
mentre passano le ore
al buio, vuote e lente nel sospiro!

L’oscurità m’opprime;
la luce cerco allor mentre risuona
chiara nell’aria quella voce amata
da me mai soffocata
che dentro serbo viva e fuori tuona,
l’amor che sempre dona
la dolce sua carezza!
Mi rasserena il raggio della luna
ed il soffio di brezza
che aleggia in questa alcova e pace aduna!