Pasquale Vulcano

È un monito per tutti, ciò che accade.!
Stiamo vivendo il male
da noi stessi prodotto:
nostra la colpa certo,
d’aver distrutto quell’ecosistema
che faceva ruotare il nostro mondo
e lo faceva respirare ancora;
nostra la colpa certo,
d’aver distrutto la natura tutta,
spogliando le foreste,
ed infestando l’aria di nocivi
fumi, e inquinando mari, fiumi e laghi!

Sempre di corsa senza mai fermarci,
sempre più in alto con i grattacieli
fino a toccare il cielo con un dito,
e nella frenesia d’onnipotenza,
fino a crederci eterni come Dio!
Abbiamo edificato
la torre di Babele
che all’improvviso è crollata nel nulla!

Ciò che stiamo vivendo è colpa nostra!
Nelle foreste s’era rintanato
il virus, dentro i ricettivi alveoli
di piante ed animali;
ma noi che abbiamo fatto?
Quell’equilibrio non ci andava a genio
e l’abbiamo distrutto, liberando
questo tremendo virus che ci annienta!

Le misure adottate e rispettate
sconfiggeranno il male che dilaga,
ma questa è la paura:
che non si tenga conto,
come la storia insegna,
di questi giorni andati,
di sofferenza e pianto
e di supplizio che ha obbligato tutti
a fermarsi e a bloccare ogni cosa;
passato l’uragano,
si torni distruttivi più di prima...

Ma nel diluvio, immersi fino al fondo,
ecco i poveri cristi urlanti al cielo,
e al singolo potente di finirla
di sconvolgere il mondo e le persone,
ché c’è un limite a tutto,
ma come sempre, il grido
diventa vano, ché quest’uomo è sordo!